La sezione “Cinquecentine” del fondo librario antiquario conservato in Indire è composta da 103 volumi, che costituivano parte dell’allestimento della Sala del Rinascimento del Museo Nazionale della Scuola, interno al Centro Didattico Nazionale insediato nel 1941 in Palazzo Gerini, a Firenze. La sala ospitava opere e documenti illustranti l’attività educativa, letteraria e artistica dagli ultimi decenni del Trecento a tutto il Cinquecento, quando alla tradizionale scuola medievale strutturata in Trivio (grammatica, dialettica, retorica) e in Quadrivio (aritmetica, geometria, astronomia e musica), l’Umanesimo aveva apportato alcuni importanti mutamenti, il primo dei quali fu la preponderanza data all’istruzione classica.
Il metodo di Guarino da Verona (1374-1460) costituì, accanto a quello di Vittorino da Feltre (1378-1446), uno dei principali modelli della scuola umanistico-rinascimentale, che comprendeva: un corso elementare dove si insegnava a leggere e poi si proseguiva con la grammatica latina; un corso retorico, in cui si studiava soprattutto Cicerone retore, per poi passare allo studio delle sue orazioni e delle sue più divulgate opere filosofiche, accompagnate dallo studio di Platone e Aristotele. Secondo il metodo e le direttive di questi due grandi educatori si svolse la scuola fino alla seconda metà del XVI secolo. Ad essa neanche il trionfo del volgare comportò grandi modifiche. Da segnalarsi come la collezione libraria Indire metta in evidenza il rafforzarsi della riflessione sull’attività educativa.
Pietro Cattaneo, Le pratiche delle due prime matematiche. Libro d’abaco geometria con il pratico e vero modo di misurar la terra, non più mostro da altri, presso Giovanni Griffio, Venezia, 1559, frontespizio.