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Ritratti di Giuseppe Lombardo Radice (1886-1930)

Interamente incentrata sulla figura del Lombardo Radice è la serie del fondo che riunisce i suoi ritratti fotografici, dalla sua infanzia e gioventù negli anni precedenti alla nascita dei figli, fino gli anni Trenta. Si tratta sia di ritratti giovanili e scatti amatoriali realizzati per dono a parenti, sia di ritratti più maturi, opera di fotografi professionisti, realizzati presumibilmente quale propria immagine ufficiale negli anni di in cui svolse la sua attività di pedagogista e ricoprì incarichi al Ministero.

La fotografia più antica è in formato cabinet e lo ritrae a soli sette anni in posa in uno studio fotografico catanese, mentre è ritratto adolescente con un suo compagno di studi a Messina. Giuseppe iniziò, infatti, gli studi secondari al liceo Spedalieri di Catania, ma con il trasferimento del padre alla dogana marittima di Messina, completò qui, nel 1897, la sua formazione al liceo Maurolico. Una terza fotografia giovanile lo ritrae durante una gita a Taormina. Quest’ultima accompagna una lettera del 1923 indirizzata ai figli in cui “papà” si descrive quale sedicenne, raccontando l’incontro con un vecchio amico avvenuto qualche giorno prima a Roma.

Risalente a gli anni successivi alla maturità è una fotografia cabinet dello studio Grita di Catania, inviata però alle sorelle Maria e Rosa nell’ottobre 1899, quando era già divenuto allievo, vincitore del concorso per alunno interno, presso la Scuola normale superiore di Pisa. Sono molte del resto le fotografie di questo nucleo che risultano esser state donate dal Lombardo Radice ad amici per poi ritornare in possesso dell’archivio familiare.

Tra i foto-ritratti vi sono anche due scatti del Lombardo Radice trentatreenne ripreso con Gemma nel suo studio nel 1911, inserita in questa sezione archivistica perché ancora appartenente agli anni precedenti alla nascita dei figli, e una cartolina del giugno 1912 indirizzata al collega e amico insegnante Enrico Burich, tornato a Fiume dagli studi a Budapest, proprio in quell’anno. Donato all’amico di Fiume è anche un suo ritratto più maturo, realizzato a Catania. La dedica che correda la fotografia riporta però «Al carissimo Rico, amico di tutte le ore, e liete e tristi […] Roma, 1925» rivelando quindi di essere stata realizzata negli anni in cui il Lombardo Radice lavorò al Ministero della Pubblica Istruzione, anni in cui il pedagogista condusse la sua battaglia per il rinnovamento della scuola, ma anche in cui andava affermandosi il suo passaggio all’antifascismo con la stesura nel 1924 del saggio Accanto ai maestri.

Infine, troviamo anche due ritratti di Lombardo Radice più maturo, databili agli anni 1925-1930, presenti in questo nucleo in doppia copia e conservati insieme ai loro negativi originali su pellicola e su vetro.




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Ritratto di Giuseppe Lombardo Radice a sette anni, Catania, 1886. Archivio Storico Indire, Fondo Giuseppe Lombardo Radice.
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Ritratto di Giuseppe Lombardo Radice, Catania, 1898. Foto Grita Catania. Archivio Storico Indire, Fondo Giuseppe Lombardo Radice.
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Giuseppe Lombardo Radice e Gemma Harasim nello studio, prima della nascita dei figli, Catania, 1911,. Archivio Storico Indire, Fondo Giuseppe Lombardo Radice.
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Giuseppe Lombardo Radice all’epoca in cui lavorò al Ministero della Pubblica Istruzione, Roma, 1925. Archivio Storico Indire, Fondo Giuseppe Lombardo Radice.