Dal Fondo fotografico storico di Indire, presentiamo qui alcune testimonianze visive del rapporto evolutivo tra scuola italiana, studenti e l’elemento Acqua. Questi preziosi materiali documentano una crescente consapevolezza ambientale e le pratiche educative considerabili come anticipatori delle tematiche oggi centrali nel dibattito globale.
L’archivio mostra come, già nella prima metà del Novecento, la scuola avesse integrato l’educazione all’uso consapevole dell’acqua nei curricula tecnici, agrari e ingegneristici. Di particolare interesse è la documentazione delle attività degli istituti tecnici nautici, incentrate sulla conoscenza dell’ambiente marino e l’acquisizione di competenze sulla navigabilità dei mari. Le immagini ritraggono studenti impegnati in analisi di laboratorio sulla purificazione dell’acqua, nel monitoraggio dei cicli idrologici e nelle attività di irrigazione ottimizzata.
Significative sono le fotografie di giovani alunni in uscite didattiche alla scoperta di fiumi e paesaggi costieri, ma anche presso fontane e pozzi urbani e cantieri di dighe, simboli del progresso tecnologico del Dopoguerra. Momenti educativi volti a stimolare la conoscenza geografica e territoriale, suggerendo riflessioni sull’equilibrio tra sviluppo, fruizione delle risorse e rispetto ambientale, tema ancora cruciale nel dibattito sul cambiamento climatico.
La documentazione degli anni Sessanta testimonia una didattica attiva attraverso gite d’istruzione a porti, foci e aree marine, evidenziando una scuola già sensibile all’educazione ambientale. Nelle immagini, gli insegnanti accompagnano gli studenti in percorsi di scoperta della biodiversità acquatica, stimolando l’osservazione diretta degli ecosistemi. Parallelamente, promuovono la conoscenza del verde pubblico portando piccole piante in aula e coinvolgendo i più giovani nella loro cura quotidiana, quale stimolo alla responsabilità condivisa verso il patrimonio comune.
Queste pratiche anticipavano l’approccio esperienziale e l’educazione alla tutela del patrimonio comune, oggi pilastri dell’educazione civica e della didattica ambientale. Attraverso il contatto diretto con la natura si costruiva una consapevolezza ecologica radicata nell’esperienza.
Una memoria fotografica che rappresenta non solo un patrimonio storico ma un’ispirazione per ciò che in tempi odierni è definita “alfabetizzazione idrica”, concetto che trova espressione nelle attuali iniziative UNESCO per un rapporto più consapevole con l’acqua, risorsa vitale del nostro pianeta.
A tale tema sono dedicati due Quaderni della serie Strumenti editi da Piccole Scuole di Indire:
L’Oceano si racconta. Missioni immersive alla scoperta del mare (L. Rocca, L. Rocca, R. Pettenuzzo, S. Stocco, I Quaderni delle Piccole Scuole, n.15/1, 2025), contributo alla didattica innovativa con focus sull’Educazione all’Oceano e sul Curricolo Blu.
Immersioni oceaniche. Missioni di scoperta del mare (L. Rocca, L. Rocca, R. Pettenuzzo, S. Stocco, I Quaderni delle Piccole Scuole, n.15/2, 2025), pubblicazione che invita studenti e docenti a esplorare le meraviglie dell’oceano, comprendendone il ruolo vitale per il nostro pianeta e la necessità di preservarlo.