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5. Il ricordo

Dopo il rapimento e l’uccisione di Matteotti i deputati dell’opposizione decidono di abbandonare i lavori parlamentari come segno di protesta contro la crescente violenza e intimidazione del regime. Il nome “secessione dell’Aventino” deriva dal luogo in cui si riuniscono i parlamentari, la Sala della Lupa a Montecitorio, chiamata anche “Sala dell’Aventino” in riferimento all’antico colle di Roma dove si ritiravano i plebei in segno di protesta contro i patrizi. 

Giacomo Matteotti è un figura chiave nella secessione dell’Aventino. Il suo assassinio è il punto di rottura che spinge l’opposizione ad abbandonare il Parlamento. La sua morte diviene un simbolo della lotta contro il fascismo e ispira molti a resistere alla dittatura. Sia in Italia sia all’estero in un gran numero di luoghi vengono eretti monumenti in suo onore e pittori, scultori e poeti gli dedicano le loro opere.                                                                                

Ogni anno, in occasione del suo anniversario, vengono organizzate commemorazioni e iniziative per ricordare la figura di Matteotti e il suo impegno per la democrazia. Istituzioni, scuole e associazioni si impegnano a mantenere viva la sua memoria e a trasmettere alle nuove generazioni i valori di libertà e giustizia per cui ha combattuto.

Note alle immagini
1. L’inaugurazione del monumento Matteotti alla Casa del Popolo di Bruxelles 11 settembre 1927.
2. IV Congresso della Internazionale Operaia Socialista (Vienna, 25 luglio 1931). Sullo sfondo il monumento di Matteotti dello scultore viennese Charoux.
3. In Belgio, dove una canzone popolare inneggia «notre vaillant Matteotti», la statua dello scultore Van Asten viene consegnata l’11 novembre 1927, nel corso di una solenne cerimonia, dal presidente dell’Internazionale socialista Arthur Henderson poiché venga custodita in attesa del ritorno della democrazia in Italia.
4. Le Midi Socialiste è un ex quotidiano regionale di orientamento socialista e radical-socialista pubblicato in Francia dal 1908 al 1944.
5. In Austria, oltre a una piazza e a una scultura di Charoux, il municipio socialista di Vienna dedica a Giacomo Matteotti un intero quartiere operaio, il Matteotti Hof costruito negli anni 1926-1927. In onore di Matteotti, assunto ormai come simbolo universale di riscatto e di libertà, vengono intitolate strade ed eretti monumenti nelle case del popolo di Buenos Aires, Bruxelles e di Nancy. In Argentina un altorilievo di oltre due metri viene inaugurato il 10 giugno 1927 alla presenza degli antifascisti italiani e di delegazioni socialiste dell’America Latina.
6. Il Battaglione Giacomo Matteotti è stata una unità di volontari italiani che ha combattuto nella Guerra civile spagnola a fianco dei repubblicani della Seconda Repubblica spagnola contro i nazionalisti del generale Franco, che gravitava nell’ambito del movimento Giustizia e Libertà.
7. Il libro pubblicato da Stefano Caretti rende disponibili al pubblico le lettere scritte da Velia Titta a suo marito Giacomo Matteotti dal 1912 al 1924, pochi giorni prima l’assassinio del deputato socialista. Ne esce un quadro non solo intimo e personale ma anche culturale che ci restituisce un pezzo di società italiana dei primi del Novecento.
8. Il documento è stato esposto nella mostra su Matteotti della Fondazione Anna Kuliscioff a Milano relativo al Primo anniversario del martirio di Giacomo Matteotti il 10 giugno 1925  con il testo a firma Filippo Turati:« Dare alla Giustizia; poi dare ancora; fino al sacrificio; fino alla privazione delle cose necessarie, come fecero già le donne di Molinella. Raddoppino pure gli assalti. La bandiera, anche logora e stinta, fluttua, non si sommerge. Questa l’arra (?) della vittoria. Questo voleva Giacomo Matteotti, vivere. Questo, nel lugubre anniversario, la sua memoria comanda».
9. Cartolina postale con Matteotti 1984.
10. Questi personaggi rappresentano diverse correnti di pensiero politico nell’Italia del XX secolo, dalla sinistra marxista al socialismo democratico e all’antifascismo. Le loro storie sono intrecciate con il contesto politico e sociale dell’epoca, caratterizzato dall’ascesa del fascismo, la Seconda Guerra Mondiale e la ricostruzione post-bellica.
11. Murales con raffigurato Giacomo Matteotti a Rovigo.



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1. L’inaugurazione del monumento Matteotti alla Casa del Popolo di Bruxelles (11 settembre 1927), Fondazione Studi Storici Filippo Turati
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2. IV Congresso della Internazionale Operaia Socialista (Vienna, 25 luglio 1931). Sullo sfondo monumento di Matteotti dello scultore viennese Charoux, Fondazione Studi Storici Filippo Turati
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3. Busto di Matteotti conservato nella Casa del Popolo di Gand (Belgio), Fondazione Studi Storici Filippo Turati
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4. Il ricordo di Velia Matteotti e Filippo Turati , Rai Cultura- Storia
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5.Matteotti Hof, case popolari a Vienna degli architetti Heinrich Schmid e Hermann Aichinger
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6. Battaglioni Giacomo Matteotti
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7. Velia Titta Matteotti , Lettere a Giacomo a cura di Stefano Caretti
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8. Primo anniversario Matteotti-raccolta fondi PSU, Fondazione Studi Storici Filippo Turati
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9. Cartolina postale con Matteotti 1984, Fondazione Studi Storici Filippo Turati
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10. Gramsci, Matteotti, Amendola, Rosselli, La Defense 25 giugno 1937, Fondazione Studi Storici Filippo Turati
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11. Murales con raffigurato Giacomo Matteotti a Rovigo
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