Un altro primo premio va all’insegnante Agnese Gilli Vitter, che invia una serie di nove fotografie dalla scuola elementare del comune montano di Corio Canavese (TO) in cui presta servizio (Figura 4). La serie, probabilmente non completa, è identificabile nel fondo ma, non disponendo del la relazione di accompagnamento, anche in questo caso solo le didascalie sul verso di ogni stampa ci forniscono una lettura a supporto delle immagini. La docente ha coinvolto i bambini della sua prima classe a posare e ‘ricostruire’ insieme a lei una giornata scolastica scandita dal viaggio verso il plesso didattico, lo svolgimento della lezione, la refezione, la ricreazione, fino al ritorno a casa. I diversi momenti sono ritratti da un punto di vista leggermente rialzato, lontano rispetto ai soggetti, determinabile come ‘esterno’. La serie fotografica è costruita con competenza tecnica, il passaggio dalle scene in cui sono protagonisti solo due bimbi fino a quelle realizzate con l’intera classe, rivela una struttura ‘cinematografica’ e fluida. Le stampe sono prive di numeri che identifichino le immagini temporalmente, qui la serie è stata ricostituita ipotizzando la consequenzialità degli eventi e grazie alle didascalie. Queste, connesse tra loro da punti di sospensione come una narrazione ‘fuori campo’, ci descrivono dettagli sensoriali, lo stato emotivo dei soggetti, i suoni della natura, o i rapporti tra gli ambiti scolare, territoriale e comunitario.