Tra i secondi premiati, l’insegnante del Giardino d’infanzia “Gino Capponi” di Firenze coinvolge in particolare due bambini quali soggetti principali delle sequenze, molte delle quali frutto di una messa in posa delle scene a cui posteriormente è stata data una valenza narrativa. Le inquadrature ravvicinate e realizzate da un punto di vista pari all’altezza dei bambini, ci coinvolgono nelle avventure dei due piccoli e, attraverso le didascalie ideate per ogni immagine, vengono descritte la socialità, le attività didattiche e ricreative, l’interazione con le famiglie e gli adulti ma, si indicano anche gli stati d’animo che accompagnano i soggetti nell’arco della giornata scolastica, fino al rientro a casa. La serie, viene dichiarata nella sua lettera di accompagnamento come composta da 12 scatti scelti, ma in realtà nel fondo Indire ne troviamo più di quaranta. La ‘trama’ inviata, che riunisce le didascalie in un testo più articolato e connotato, rende più palese una visione di genere delle attività (per la bambina danza, musica, pulizia dell’aula «come una donnina…», disegno, attività fisica, costruzioni, per il bambino) e delle emozioni e peculiarità caratteriali evidenziate nei due soggetti (timore, timidezza, precisione per l’una, allegria, coraggio, galanteria per l’altra) facendo appello alla sensibilità emotiva dell’osservatore con un certo grado di retorica.
6-"Lucilla risponde al saluto dalla finestra del giardino d'infanzia". Giardino d'infanzia "Gino Capponi" di Firenze: la bambina saluta l'amichetta dalla finestra.