Com’è stata presentata la differenza alle nuove generazioni nel lungo corso del processo di costruzione dell’identità nazionale? In che modo le regole del mondo degli adulti hanno modellato la letteratura per l’infanzia sin dalle sue origini?
Questa mostra è tratta dall’omonimo saggio Lo straniero di carta. Educare all’identità tra Otto e Novecento, a cura di Alessandra Anichini e Pamela Giorgi (Roma, Tab edizioni, 2020), il quale propone un breve viaggio tra vari testi del XIX e del XX secolo, per comprendere meglio la percezione e la rappresentazione, in particolare, dello straniero, del “diverso”, e il modo in cui i libri per ragazzi – siano essi scolastici o di intrattenimento – sono stati strumento istruttivo-educativo volto anche al controllo e all’indirizzamento.
Rintracciare l’iconografia dello “straniero”, in tutte le accezioni analizzate nei testi, ha significato ricercare la sua trasposizione grafica sempre in parallelo alle parole che andava a corredare, tra stereotipi e modelli, rappresentazioni “dell’altro” e del proprio popolo, tra rigore scientifico-antropologico e immaginario-fantastico. Troveremo quindi immagini di varie epoche, autori, stili, tecniche. Da considerare che in Italia, fino alla fine dell’Ottocento, non esiste una letteratura specificatamente pensata per l’infanzia e la gioventù: i testi che iniziano a circolare sono traduzioni delle opere di scrittori e pedagogisti stranieri (in particolare francesi, inglesi e tedeschi). Le illustrazioni a corredo saranno inizialmente tratte da materiale già esistente (a firma di artisti esteri, in particolare francesi) mentre sarà solo di molti decenni successivi il coinvolgimento d’illustratori italiani che lavoreranno in stretta collaborazione con scrittori ed editori.
Il volume trae origine dall’analisi del Fondo Antiquario di Letteratura giovanile di Indire (Istituto Nazionale di Documentazione, Innovazione e Ricerca Educativa – erede del Museo Nazionale della Scuola), focalizzandosi in particolare su quei testi che vanno dal 1836, anno di pubblicazione del Giannetto di Luigi Parravicini, sino al 1938, anno della promulgazione delle leggi razziali, simbolo di un processo di esclusione radicale della diversità, in nome della costruzione di un senso identitario nazionale e razziale.
Testi a cura di Alessandra Anichini e Pamela Giorgi
Ricerca iconografica a cura di Irene Zoppi
Le didascalie alle immagini sono relative ai titoli in cui sono presenti le illustrazioni.
La descrizione del Fondo Antiquario di Letteratura giovanile Indire è consultabile in Per gioco e sul serio. Libri di ricreazione e libri di lettura del Fondo Antiquario di letteratura giovanile Indire, P. Giorgi, M. Zangheri, I. Zoppi (a cura di), (Firenze, Indire, 2018) e nella omonima digital collection